Festival PORTA D’ORIENTE

Il Festival PORTA D’ORIENTE è organizzato dall’Associazione RASALILA di Mombaroccio, ed in particolare da Milena Masetti (Presidente dell’Associazione) e Maurizio Puxeddu (Direttore Artistico e collaboratore organizzativo), con il patrocinio del Comune di Mombaroccio ed il supporto della ProLoco Mombaroccio.

“Un grande evento che attraverso i 5 sensi e la spiritualità metterà in contatto le persone con lo sconosciuto, con il proveniente da mondi lontani e da culture diverse, con ciò che è contenuto dentro noi stessi… e spesso ignorato.”
Maurizio Puxeddu (Direttore Artistico)

Il Festival PORTA D’ORIENTE è organizzato a più livelli per soddisfare differenti interessi dei visitatori. Potrai girare tra le bancarelle e fare un salto con l’immaginazione dentro il bazar come se tu fossi in oriente, tra profumi e voci di persone e scegliere tra gli svariati articoli che puoi acquistare.

Per riposarti potrai decidere di mangiare qualcosa scegliendo tra la cucina tradizionale del posto, oppure quella vegetariana e gustare specialità orientali, dolcetti e bevande tipiche o semplicemente fermarti al banco della birra.

Abbiamo pensato, per farti vivere momenti magici, di inserire una serie di esperienze olistiche di benessere o di conoscenza attraverso prove pratiche, esperienze, che potrai fare direttamente con gli operatori presenti, come ad esempio sperimentare alcune posizioni di yoga o seguire una meditazione o un giro di tarocchi o un massaggio energetico.

Nelle strade di Mombaroccio potrai assistere a spettacoli, nei luoghi preposti potrai assistere a concerti e spettacoli di danza (nel Teatro Comunale e nel Giardino di Palazzo del Monte), spettacoli musicali, workshop e conferenze (nella Chiesa di San Marco, nel Teatro Comunale e nei Giardini Comunali).

L’offerta al pubblico sarà molto variegata, tale da accontentare gusti ed esigenze differenti, di famiglie in cerca di una giornata spensierata e divertente, di cultori e appassionati di argomenti specifici, di persone che vorrebbero provare alcune esperienze pratiche.

Milena Masetti (Presidente dell’Associazione RASALILA)

CONTATTI

www.festivalportadoriente.it
info@festivalportadoriente.it
389 8348645
340 9070137

www.associazionerasalila.com
associazione@associazionerasalila.com

E poi… la vita diventa magia… (VOYAGES)

Allora ti chiedi dove sono state fino a questo momento quelle meravigliose anime che sanno fare vibrare la tua anima fino alla radice e poi su, fino all’nfinità del cielo, dove tutto vorresti diventasse solo un infinito momento di Eternità, dove non esiste la separazione, dove l’amore scorre senza chiedere perchè, perchè è cosi, la naturale condizione dell’essere, Nitya Dharma, servire, uno lo spirito dell’altro, uniti con l’intero Creato.

La vita è talmente immensa, stupenda avventura, che ti regala infinite sorprese e ti mette sulla via, coloro che sanno rinnovare tutto di te, persino il respiro.

In questo stupendo viaggio del programma Voyages organizzato da Rasa Lila e Maurizio Puxeddu tutto è diventato un UNICO RESPIRO COSMICO, una Unione tra tutti coloro che hanno partecipato, dove questo spirito incarnato, che viaggia da tempo dentro gli Universi, ha saputo regalarci momenti di pura estasi.

Giovedi nel viaggio dello yoga abbiamo appena toccato ciò che sarebbe diventata questa esperienza.

Venerdi nella serata dedicata ai cakra, il livello di energia è stato altissimo, grazie alla capacità di Maurizio Puxeddu di utilizzare le vocalizzazioni sonore e i suoni dei bija mantra ma, insieme ai suoni hanno vibrato tutte le nostre anime.

Ieri in conclusione di questo viaggio che non potrò mai dimenticare, nonostante la fatica di mettere tutto insieme, è stato superata ogni forma di aspettative.

Insieme al musicista e meraviglioso amico Patrizio Rashnu Gasperini che sa usare l’energia del Sitar egregiamante, Maurizio ci ha lasciati a bocca aperta, anzi, direi che ci ha aperto l’anima. In una capacità senza uguali almeno per me, ma credo per molti, è passato da suonare i Bansuri ( flauto indiano ) alla viola, all Harmonium, al flauto traverso, per poi estasiarci con le percussioni dove l’anima ha volato alto.

Tutti i partecipanti hanno contribuito ad una delle piu belle serate degli ultimi anni della mia vita Nonostante avere cucinato e organizzato tutto , insieme a Luisa Galetti , fatto poi cerimonia del fuoco e lettura degli arcani maggiori per ogni partecipante, la mia energia era ancora altissima, quasi a non volere chiudere gli occhi su una giornata cosi meravigliosa.

Ringrazio dal profondo del cuore tutti coloro che hanno partecipato dimostrandomi amore, amicizia, fratellanza. Ringrazio Mastha per i simpatici interventi musicali con il Didjeridoo, Luisa per tutto il suo prezioso supporto, ringrazio Angela Orioli per essere stata una preziosa spalla, ringrazio dal profondo del mio cuore Patrizio Rashnu Gasperini per continuare a regalarci momenti speciali che mi riportano alla mia amata India e non potendo trovare forse le parole giuste per ringraziare Maurizio posso solo dirgli, con te, le parole non servono, tu fai vibrare l’anima.

Milena Masetti (Associazione Rasalila)

 

Stati alterati di coscienza in VOYAGES

Ieri, insieme ad gruppo di 14 adepti convenuti al secondo appuntamento di “VOYAGES – Percorsi e incontri dell’anima”, svoltosi a Mombaroccio (PU), ho avuto una potentissima esperienza.

Si è trattato di un incontro dedicato ai chakra, ai bija mantra dedicati ai chakra, alla gestualità e modalità rappresentative dello scorrere dell’energia, alla risalita della kundalini, alle note musicali e vocalizzazioni associate ad ognuno dei chakra. Dopo una prima interessantissima introduzione generale sui chakra e l’energia che ci pervade, esposta dalla esperta Masetti Milena ed una esperienza di semplice pratica musicale da me condotta per verificare le capacità di tutti nell’intonare suoni insieme, siamo passati all’esperienza pratica, vera e propria, da me condotta.
Ed improvvisamente… ci ha assalito l’energia fresca 🥰 di Madre Terra. E’ passata fra di noi, l’abbiamo accolta benevolmente, ci ha benedetto, e con estrema franchezza ha espresso gioia e serenità.

Uno stato vibratorio di coscienza condivisa ci ha pervaso lentamente, dolcemente, con fermezza, in un vorticoso crescendo, in un tempo e spazio indefinito, espanso, in un presente assoluto. Le nostre paure, sono state sciolte, liberate, scomparse.

Abbiamo avuto bisogno di connetterci, si, con Lei, l’abbiamo cercata, questa energia, l’abbiamo chiamata, kundalini, ci ha pervaso il corpo fisico, attraverso i primi tre chakra, il muladhara, lo svadhisthana, il manipura. Poi è stato evidente il suo passaggio a stati differenti, elevati, nello spirito, nell’anima. Sul quarto chakra, l’anahata chakra, quello del cuore, è sgorgata la consapevolezza in un abbraccio amorevole e incondizionato fra di noi, senza giudizio alcuno. Attimo per attimo, ci siamo abbandonati al divino in cerca di una sua unione, proseguendo il percorso in una luce che avvolgeva il turbinio di vibrazioni. Abbiamo vibrato, cantando, vocalizzando i mantra, i bija mantra, piccoli semi depositati nei nostri 7 vortici, loro germoglieranno e continueranno a svilupparsi.

Il culmine della potenza vibratoria lo abbiamo sentito con un lavoro abbastanza lungo ed intenso sul sesto chakra, l’ajna, quello del terzo occhio, con uno sguardo intimo dentro se stessi, ciascuno di noi si è cullato, ha parlato col proprio se, in maniera individuale con la voce, con il canto e di fronte a tutti, in qualche caso lo abbiamo cullato anche noi, vocalmente, insieme. E’ stato un momento toccante, per tutti. Infine, al termine del lavoro sul sesto chakra si è palesato uno spirito guida, su un partecipante che, durante una prova nel precedente giorno, non dimostrava di saper riprodurre una nota data, con la voce. Incredibilmente questa persona ha cominciato a vocalizzare ad esprimersi melodicamente su scale musicali che… non conosceva! Siamo rimasti attoniti di questa grazia e di quella espressa da tutti.

Abbiamo chiuso la sessione sui chakra arrivando al settimo, quello della corona, il sahasrara chakra, facendo scorrere l’energia kundalini fuori dalla sommità del nostro capo, come una fontanella inesauribile di luce connessa al divino. Infine ci siamo protetti, creandoci uno scudo ed un potente consolidamento della energia, ringraziando Madre Terra.

I suoni son finiti, hanno smesso di vibrare, ma noi no, questo stato di vibrazione ed estasi, questo stato alterato di coscienza è durato nel silenzio successivo, per tanti minuti, è stato molto difficile uscire da questa condizione, ma lo abbiamo dovuto fare 😊, anche se controvoglia.

Per rientrare nella realtà 😆, a grande richiesta di tutti, ho fatto ascoltare un brano con un bansuri, il flauto traverso di bamboo indiano, un raga denominato durga dedicato al cuore, e aprofittando della presenza di una sciamana in erba, Angela Orioli, studiosa del canto armonico abbiamo suonato una improvvisazione con l’harmonium indiano, il canto armonico, il flauto tenore diritto, il bendir ed un tamburo sciamanico.
Ora i suoni son finiti realmente, ma le vibrazioni han continuato…
Aum

Maurizio Puxeddu

VOYAGES – Percorsi e incontri dell’anima

A conclusione dell’anno solare 2022, l’Associazione culturale RASALILA, in collaborazione con il musicista Maurizio Puxeddu, nei giorni 29, 30 e 31 dicembre, a Mombaroccio (PU) presso la sede dell’associazione stessa, organizza l’iniziativa “VOYAGES – Percorsi e incontri dell’anima”.

⭐️ In questi tre giorni insieme (gli orari nella locandina) dedicheremo spazio alla ricerca, alla scoperta della nostra energia interiore e al suo rafforzamento, attraverso lo yoga, la meditazione e il lavoro sui chakra con la vibrazione sonora dei mantra e della musica.

⭐️ Infine, nell’ultima serata in occasione del Capodanno, in un momento di gioiosa socialità, durante la cena vegetariana e grazie all’ascolto di ottima musica suonata da Patrizio Gasperini (sitar e chitarra) e da Maurizio Puxeddu (bansuri e flauto traverso), condivideremo queste radiose energie con il prossimo, in attesa del nuovo anno 2023.

⭐️ Attenzione! In occasione della cena di Capodanno, invitiamo tutti i partecipanti ad indossare qualcosa color oro, il colore della luce, dell’energia e dell’abbondanza, come simbolo di buon auspicio per il nuovo anno che arriva (basta un piccolo simbolo, anche un nastro).
Ognuno col suo percorso, per incontrare la propria ed altrui anima.
Vi aspettiamo! 🙂
Milena Masetti e Luisa Galeotti
STATI ALTERATI DI COSCIENZA in VOYAGES

Ieri, insieme ad gruppo di 14 adepti convenuti al secondo appuntamento di “VOYAGES – Percorsi e incontri dell’anima”, svoltosi a Mombaroccio (PU), ho avuto una potentissima esperienza.

Si è trattato di un incontro dedicato ai chakra, ai bija mantra dedicati ai chakra, alla gestualità e modalità rappresentative dello scorrere dell’energia, alla risalita della kundalini, alle note musicali e vocalizzazioni associate ad ognuno dei chakra. Dopo una prima interessantissima introduzione generale sui chakra e l’energia che ci pervade, esposta dalla esperta Masetti Milena ed una esperienza di semplice pratica musicale da me condotta per verificare le capacità di tutti nell’intonare suoni insieme, siamo passati all’esperienza pratica, vera e propria, da me condotta.

Ed improvvisamente… ci ha assalito l’energia fresca 🥰 di Madre Terra. E’ passata fra di noi, l’abbiamo accolta benevolmente, ci ha benedetto, e con estrema franchezza ha espresso gioia e serenità.

Uno stato vibratorio di coscienza condivisa ci ha pervaso lentamente, dolcemente, con fermezza, in un vorticoso crescendo, in un tempo e spazio indefinito, espanso, in un presente assoluto. Le nostre paure, sono state sciolte, liberate, scomparse.

Abbiamo avuto bisogno di connetterci, si, con Lei, l’abbiamo cercata, questa energia, l’abbiamo chiamata, kundalini, ci ha pervaso il corpo fisico, attraverso i primi tre chakra, il muladhara, lo svadhisthana, il manipura. Poi è stato evidente il suo passaggio a stati differenti, elevati, nello spirito, nell’anima. Sul quarto chakra, l’anahata chakra, quello del cuore, è sgorgata la consapevolezza in un abbraccio amorevole e incondizionato fra di noi, senza giudizio alcuno. Attimo per attimo, ci siamo abbandonati al divino in cerca di una sua unione, proseguendo il percorso in una luce che avvolgeva il turbinio di vibrazioni. Abbiamo vibrato, cantando, vocalizzando i mantra, i bija mantra, piccoli semi depositati nei nostri 7 vortici, loro germoglieranno e continueranno a svilupparsi.

Il culmine della potenza vibratoria lo abbiamo sentito con un lavoro abbastanza lungo ed intenso sul sesto chakra, l’ajna, quello del terzo occhio, con uno sguardo intimo dentro se stessi, ciascuno di noi si è cullato, ha parlato col proprio se, in maniera individuale con la voce, con il canto e di fronte a tutti, in qualche caso lo abbiamo cullato anche noi, vocalmente, insieme. E’ stato un momento toccante, per tutti. Infine, al termine del lavoro sul sesto chakra si è palesato uno spirito guida, su un partecipante che, durante una prova nel precedente giorno, non dimostrava di saper riprodurre una nota data, con la voce. Incredibilmente questa persona ha cominciato a vocalizzare ad esprimersi melodicamente su scale musicali che… non conosceva! Siamo rimasti attoniti di questa grazia e di quella espressa da tutti.

Abbiamo chiuso la sessione sui chakra arrivando al settimo, quello della corona, il sahasrara chakra, facendo scorrere l’energia kundalini fuori dalla sommità del nostro capo, come una fontanella inesauribile di luce connessa al divino. Infine ci siamo protetti, creandoci uno scudo ed un potente consolidamento della energia, ringraziando Madre Terra.

I suoni son finiti, hanno smesso di vibrare, ma noi no, questo stato di vibrazione ed estasi, questo stato alterato di coscienza è durato nel silenzio successivo, per tanti minuti, è stato molto difficile uscire da questa condizione, ma lo abbiamo dovuto fare 😊, anche se controvoglia.

Per rientrare nella realtà 😆, a grande richiesta di tutti, ho fatto ascoltare un brano con un bansuri, il flauto traverso di bamboo indiano, un raga denominato durga dedicato al cuore, e aprofittando della presenza di una sciamana in erba, Angela Orioli, studiosa del canto armonico abbiamo suonato una improvvisazione con l’harmonium indiano, il canto armonico, il flauto tenore diritto, il bendir ed un tamburo sciamanico.

Ora i suoni son finiti realmente, ma le vibrazioni han continuato…
Aum

Maurizio Puxeddu

 

E poi… la vita diventa magia…

Allora ti chiedi dove sono state fino a questo momento quelle meravigliose anime che sanno fare vibrare la tua anima fino alla radice e poi su, fino all’nfinità del cielo, dove tutto vorresti diventasse solo un infinito momento di Eternità, dove non esiste la separazione, dove l’amore scorre senza chiedere perchè, perchè è cosi, la naturale condizione dell’essere, Nitya Dharma, servire, uno lo spirito dell’altro, uniti con l’intero Creato.

La vita è talmente immensa, stupenda avventura, che ti regala infinite sorprese e ti mette sulla via, coloro che sanno rinnovare tutto di te, persino il respiro.

In questo stupendo viaggio del programma Voyages organizzato da Rasa Lila e Maurizio Puxeddu tutto è diventato un UNICO RESPIRO COSMICO, una Unione tra tutti coloro che hanno partecipato, dove questo spirito incarnato, che viaggia da tempo dentro gli Universi, ha saputo regalarci momenti di pura estasi.

Giovedi nel viaggio dello yoga abbiamo appena toccato ciò che sarebbe diventata questa esperienza.

Venerdi nella serata dedicata ai cakra, il livello di energia è stato altissimo, grazie alla capacità di Maurizio Puxeddu di utilizzare le vocalizzazioni sonore e i suoni dei bija mantra ma, insieme ai suoni hanno vibrato tutte le nostre anime.

Ieri in conclusione di questo viaggio che non potrò mai dimenticare, nonostante la fatica di mettere tutto insieme, è stata superata ogni forma di aspettative.

Insieme al musicista e meraviglioso amico Patrizio Rashnu Gasperini che sa usare l’energia del Sitar egregiamante, Maurizio ci ha lasciati a bocca aperta, anzi, direi che ci ha aperto l’anima. In una capacità senza uguali almeno per me, ma credo per molti, è passato da suonare i Bansuri ( flauto indiano ) alla viola, all’Harmonium, al flauto traverso, per poi estasiarci con le percussioni dove l’anima ha volato alto.

Tutti i partecipanti hanno contribuito ad una delle piu belle serate degli ultimi anni della mia vita Nonostante avere cucinato e organizzato tutto , insieme a Luisa Galetti , fatto poi cerimonia del fuoco e lettura degli arcani maggiori per ogni partecipante, la mia energia era ancora altissima, quasi a non volere chiudere gli occhi su una giornata cosi meravigliosa.

Ringrazio dal profondo del cuore tutti coloro che hanno partecipato dimostrandomi amore, amicizia, fratellanza. Ringrazio Mastha per i simpatici interventi musicali con il Didjeridoo, Luisa per tutto il suo prezioso supporto, ringrazio Angela Orioli per essere stata una preziosa spalla, ringrazio dal profondo del mio cuore Patrizio Rashnu Gasperini per continuare a regalarci momenti speciali che mi riportano alla mia amata India e non potendo trovare forse le parole giuste per ringraziare Maurizio posso solo dirgli, con te, le parole non servono, tu fai vibrare l’anima.
Milena Masetti

Gaia da “Abbasalìa – Storie dal vento e dal mare”

Da “Abbasalìa – Storie dal vento e dal mare”
Maurizio Puxeddu, musica e composizione
Silvia Layla, danza e coreografia

Alla Madre Terra
GAIA (Maurizio Puxeddu, 1996)
Per pianoforte e delay
————————————-
Gaia è un brano minimalista per pianoforte e delay, presenta ripetizioni e sovrapposizioni ritmiche di materiali elementari e minimi, associati ad un delay – un effetto elettronico – che crea in tempo reale una riproposizione dei suoni prodotti dal pianista.
Il delay in GAIA è utilizzato per creare una griglia ritmica pulsante, dal canale audio destro al sinistro, sulla quale il musicista appoggia tutti i materiali sonori e sviluppa il discorso musicale tranquillamente, facendo crescere e decrescere in maniera differente, tra mano destra e sinistra, la dinamica e la temporalità dei suoni, tra il suono del pianoforte e quello processato dal delay.

Questa versione registrata di GAIA è un tema da sviluppare. L’esecutore dal vivo può permettersi variazioni ed interazioni, giocando e relazionandosi col suo agire sui tasti alla griglia ritmica fissa (delay), in modo più importante che in registrazione, così da spostare il focus dinamico e temporale.

Ascolta GAIA nel video per Abbasalìa – Storie dal vento e dal mare

Abbasalìa, musica dalla Sardegna

ABBASALÌA

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Copyright © Maurizio Puxeddu (1996/2000)

L’album dal titolo ABBASALÌA raccoglie alcuni brani musicali per pianoforte, così come sono stati improvvisati e registrati da Maurizio Puxeddu tra il 1996 ed il 2000. Si è trattato di un lavoro preparatorio a un qualcosa di più articolato e complesso, un po’ come quando un pittore effettua un primo schizzo, a matita, a penna o a carboncino, dell’opera che ha intenzione di realizzare nella sua completezza. Spesso, in questi schizzi c’è tutto il patos ed il significato di ciò che potremmo percepire nell’opera che eventualmente si andrà a realizzare. Ci ritroviamo la freschezza dell’atto creativo ed espressivo.

La registrazione è avvenuta con un pianoforte, esattamente con lo stesso strumento originale sul quale i brani sono stati ideati e composti. Negli anni a seguire, sono stati poi preparati diversi arrangiamenti di queste musiche, per esecuzioni musicali dal vivo nei seguenti progetti musicali:

1996 – Aterusonus – Maurizio Puxeddu (launeddas, pianoforte), Alessandro Garau (percussioni), Adriano Orrù (contrabbasso)
1999 – The new launeddas – Maurizio Puxeddu (launeddas, fisarmonica), Silvia Corda (pianoforte), Adriano Orrù (contrabbasso), Massimo Cappai (sax soprano), Alessandro Corona (batteria, percussioni)
2000 – Intrecci – Maurizio Puxeddu (direzione, composizione, launeddas, pianoforte, invenzioni sonore, elettronica), Enrico Di Felice (flauti), Roberto Pellegrini (percussioni)
2000 – Mediterranea – Maurizio Puxeddu, Silvia Corda, Adriano Orrù, Roberto Pellegrini
2001 – Mediterranea – Maurizio Puxeddu (direzione, composizione, launeddas, pianoforte), Enrico Di Felice (flauti), Roberto Pellegrini (percussioni)
2002 – Keepers of the time – Maurizio Puxeddu (direzione, composizione e arrangiamenti, pianoforte, chitarra sarda, bena ‘e corru, pitiolus), Gianluigi Trovesi (clarini), Coro a Tenore “San Gavino” di Oniferi, Rossella Faa (voce), Enrico Di Felice (flauto traverso), Massimo Cappai (sax), Nicola Piras (sax), Giuseppe Orrù (launeddas), Renzo Zucca (launeddas), Fabrizio Meloni (violoncello), Pierpaolo Cardia (synth), Alberto Cabiddu (percussioni), Alessandro Corona (batteria), Massimo Tore (contrabbasso)

Ciò che ascolterete in questo album, finalizzato e pubblicato nel 2020, non sono le successive elaborazioni, ma i temi e gli sviluppi sonori originari.


Abbasalìa

1. Gaia (3’49”)
2. Wind and sea (5’37”)
3. Ballu tundu (4’38”)
4. Istedda (5’14”)
5. Bardana (4’34”)
6. Namuhni (2’50”)
7. Slavo meditation (2’48”)
8. Nurake (3’15”)
9. Remote dance (3’46”)
10. Mariazioni (9’42”)

Copyright © Maurizio Puxeddu (1996/2000)


Credits
Maurizio Puxeddu: Pianoforte

Composizioni di Maurizio Puxeddu
Editing audio e grafica di M.Puxeddu

Per l’editing audio sono stati utilizzati:
(1996-2000) SYNTRILLIUM SOFTWARE Cool Edit PRO, EDIROL UA-5,
(2020) PRESONUS Studio One 4 Professional, PRESONUS StudioLive 32 III, PRESONUS Eris 5, Bowers & Wilkins 601 S2.

Il pianoforte utilizzato è un GENERALMUSIC Real Piano PRO 2.

In Gaia e Remote dance è stato usato in real time un delay.


Ringraziamenti
Per la scelta della copertina ringrazio Enrico Di Felice perché, consigliandomi di ruotare in verticale la foto a colori invertiti che gli avevo sottoposto, mi ha acceso la lampadina. Guarda, sembra un mare con le onde spumeggianti. Anche la grafica vuole la sua parte e dovrebbe avere un significato contestuale.

PARISTORIA

PARISTORIA

“… fondamentale è stata la collaborazione del musicista Maurizio Puxeddu il quale ha creato gli effetti sonori e composto le musiche originali, che sostengono l’intero impianto scenico, realizzate seguendo l’evolversi dello spettacolo, interagendo con esso per far si che la creatività fosse in totale sintonia con le singole scene.”

Gianfranco Angei (regista)

Copyright © Maurizio Puxeddu (2002)


Note sulla musica

Il lavoro musicale per lo spettacolo PARISTORIA ha attinto a piene mani alla ricerca che svolgo in Sardegna (ormai da più di quindici anni) sugli strumenti musicali etnici della nostra cultura isolana. In questa ricerca due sono i filoni principali: il primo relativo al recupero della tradizione, il secondo basato sull’innovazione. Alcuni risultati, trovando una naturale sintonia col lavoro degli Actores Alidos, sono quindi affluiti nella realizzazione delle musiche necessarie allo spettacolo in questione.

Gli strumenti sardi, come d’altronde le mie musiche originali, non scordando l’accumulo di culture con le quali i sardi hanno avuto a che fare, aderiscono (non mi piace dire che si piegano) alle esigenze di scena, suggerendo risoluzioni o sottolineando magiche ambientazioni, coadiuvati da altri strumenti etnici del Mediterraneo e da strumenti elettronici: launeddas, sulittu, benas ‘e corru, tumbarinu ‘e Gavoi, triangulu, ischiglittos, pitiolus, crocorigas, darbuka, bendir, fisarmonica, pianoforte, flauti traverso, sintetizzatori, sono tutti gli strumenti utilizzati in questo lavoro.

PARISTORIA-8
Danza delle fiaccole

E allora, incredibilmente, il suono de su sulittu, il flauto di canna della Sardegna, intessendo ricordi di melodie lontane, nella scena della Sartiglia, si fa sibilo e vento, oppure, per scelta, ma sembra quasi per suggestione scenica, nitrito di cavallo.

Le launeddas che nella tradizione suonano in “maggiore”, allegre e gioiose, per la scena del Duello e dell’Incontro amoroso, al fine di rendere l’atmosfera drammatica attraverso la “tonalità minore”, vengono modificate combinando “canne” diverse provenienti da cunzertu differenti.

Atmosfere da sogno anche per la Danza delle fiaccole dove su tumbarinu ‘e Gavoi , suonato con una tecnica non convenzionale (ovvero percuotendo la membrana di pelle con le dita), crea un tappeto sonoro, insieme a pianoforte e sintetizzatore, sul quale si appoggia la melodia di un flauto traverso dal suono soffioso.

PARISTORIA-5
Intorno al fuoco

La bena ‘e corru, nella scena della Danza rituale, disegna una semplice quanto efficace melodia dal sapore mediterraneo supportata da una forte ritmica percussiva, mentre, nella scena delle Donne sarde, solitaria, lancia dolorosi richiami.

Ma alcune volte la sapienza compositiva deve farsi da parte lasciando spazio ai rumori, agli effetti sonori. Il mestiere del musicista compositore diventa gioco di equilibrismo, una questione di gusto nella scelta dello spezzone di rumore ambientale da utilizzare, nel montaggio delle svariate registrazioni, tagliate ed incollate grazie al computer, sino a diventare ciò che all’ascolto ci sembra normale, non “lavorato”.

E’ stato divertente registrare i grilli a Sant’Isidoro, andando appositamente la notte ad intervistare questi simpatici animaletti, o le voci di bimbi, in un asilo infantile di Cagliari, ignari del loro debutto audio teatrale.

Maurizio Puxeddu (compositore)

Launeddas in “Lintu e pintu” di Mario Medas

LINTU E PINTU (1992/93)
Testo teatrale: Mario Medas
Regia: Gianluca Medas
Colonna sonora: Maurizio Puxeddu

LINTU E PINTU è uno spettacolo teatrale in lingua sarda, il testo è di Mario Medas (grande attore e autore del teatro sardo e italiano), messo in scena dall’Associazione Figli d’Arte Medas con la regia di Gianluca Medas.

Per questo spettacolo (ne ho firmato la colonna sonora) c’era l’esigenza di creare diverse atmosfere, malinconiche, cupe, dolci, drammatiche, di contenimento e scansione dello svolgimento teatrale. E’ presente anche l’uso delle launeddas, modificate per poter suonare in tonalità minore (le launeddas tradizionali suonano in tonalità maggiore). La maggior parte delle musiche originali dello spettacolo fanno riferimento a cellule melodico/ritmiche della musica tradizionale sarda.

Puoi ascoltare le launeddas ai seguenti minutaggi:
23:43 Eugenia (musica originale per Launeddas)
36:18 Cecilia (musica originale per Launeddas)

Oltre ai suoni registrati con alcuni strumenti acustici, come le launeddas e la chitarra classica, sono presenti molti suoni sintetici derivanti da sintetizzatori e moduli di produzione sonora (ROLAND D50, E-MU SYSTEM Proteus/1) e l’utilizzo di un processore di effetti YAMAHA SPX 50D per realizzare la voce della coscienza del personaggio principale (interpretato da Mario Medas).

Il lavoro di preparazione delle musiche si è svolto a stretto contatto con Gianluca (il regista) e Mario Medas, leggendo e rileggendo il copione per comprenderne la struttura e dove occorresse l’utilizzo di musica originale. Durante le prove portavo i provini musicali per verificare la bontà delle musiche, per capirne le lunghezze e l’intensità espressiva occorrente. Dopo l’approvazione passavo alla realizzazione finale delle traccie. Una parte di questo lavoro musicale è consistita nella realizzazione della voce della coscienza di Ziu Basili (Mario Medas), che prendeva i nome di “Su stromingiu”, registrata dallo stesso Mario Medas. Nello spettacolo, la voce della coscienza (registrata) dialoga con Ziu Basili (che recita dal vivo). Questo fatto, dover dialogare con una voce registrata, spesso rende difficoltosa la realizzazione per tempistica ed inflessioni delle voci nel botta e risposta dei dialoghi. Durante le sessioni di registrazione mi son stupito di come Mario abbia risolto la questione in maniera eccezionale. In effetti, era come se stesse dando la voce ad un personaggio dei cartoni di una grande produzione, con inflessioni della voce spettacolari, immaginandosi le risposte o come avrebbe dialogato dal vivo con il personaggio Su stromingiu.

Maurizio Puxeddu (compositore)


Personaggi ed interpreti

Ziu Basili: Mario Medas
Ziu Basili giovane: Damiano Oghittu
Madre di Ziu Basili: Teresa Podda
Callistu (figlio di Ziu Basili): Giulio Landis
Nuora: Frida De Palmas
Nipote: Noemi Medas
Nipote: Sara Medas
Cecilia: Fatima “Mimma” Medas
Infermiere: Salvatore
Su stromingiu: Linda De Palmas (burattinaia) / voce registrata da Mario Medas


CECILIA – Per Launeddas in minore – Maurizio Puxeddu
Dalla colonna sonora di “Lintu e pintu” (1992) 

Il brano CECILIA si apre con una piccola introduzione, di sole due battute, alla quale segue un semplice tema melodico malinconico che si ripete tre volte, le cui chiusure si diversificano, per poi chiudere sulla terza ripetizione. Riprendendo per altre tre ripetizioni, ma con il tema variato, il tema va a chiudere anche questa volta sulla terza ripetizione. Segue lo stesso tema variato per due sole volte, che omette perciò la terza ripetizione, al suo posto una piccola variazione del pedale di Sib (con Sib Do per tre volte) che chiude il pezzo. Le launeddas utilizzate sono un Punt”e Organu in Sib con la terza (Re portato a Reb) abbassata di un semitono nella Mancosedda. La Mancosa suona un pedale di Fa ed il Tumbu il pedale di Sib.
M.P.


EUGENIA – Per Launeddas in minore – Maurizio Puxeddu
Dalla colonna sonora di “Lintu e pintu” (1992) 

Anche il brano EUGENIA si apre con una piccola introduzione (di sole tre battute), alla quale segue un tema terzinato leggermente ritmico in 6/8, che chiude con una risposta in controcanto dela Mancosa. Le launeddas utilizzate sono un Punt”e Organu in Sib con la terza (Re portato a Reb) abbassata di un semitono nella Mancosedda, nella Mancosa si ha l’abbassamento del VII grado (La portato a Lab) ed il Tumbu produce un pedale di Sib.
M.P.

Launeddas in B’at una femina di Piero Marras

B’AT UNA FEMINA da TUMBU
di Piero Marras

Launeddas: Maurizio Puxeddu 

Anche nel brano B’at una femina (album TUMBU del 1995), Piero Marras ha voluto le launeddas per colorare una parte della canzone, facendomi utilizzare le launeddas in un modo differente da quello classico e tradizionale. Scopri in quale punto della canzone si possono ascoltare.

Launeddas in Sa oghe ‘e Maria di Piero Marras

SA OGHE ‘E MARIA da TUMBU di Piero Marras
Launeddas: Maurizio Puxeddu 

In Sa oghe ‘e Maria, il brano di Piero Marras dedicato alla famosa cantante sarda Maria Carta, nell’album musicale TUMBU, ho suonato le launeddas, inventando e improvvisando delle linee melodiche che si adattassero alle armonie del brano, non sempre consone alle possibilità delle launeddas tradizionali. Scopri in quale punto della canzone si possono ascoltare le launeddas.