Su pipiolu nella Ninna nanna (Asia Minore)

Su pipiolu nella Ninna nanna (Asia Minore)

La musica ti fa viaggiare, ti fa sognare. Lasciati trasportare in un mondo di incredibile fascino, senza regole, aprendoti a sensazioni libere, ascoltando una Ninna nanna lontana. Confida nelle braccia di Morfeo, abbandonati ad esse, attraversa quella porta che ti separa da atmosfere e magici suoni; ne bastano pochi per creare la favola, un ocean drum, un flauto di canna e la voce. (Maurizio Puxeddu)

Con questa premessa e l’intenzione di creare una atmosfera sognante ed evocativa, per un brano di TARABEDDAS, una ninna nanna dell’Asia Minore,  la mia scelta sull’utilizzo di uno strumento musicale dal timbro suggestivo e dalle sue possibilità tecnico espressive, delicate ma sonoramente modulabili, è caduta verso un flauto di canna della tradizione musicale della Sardegna: su pipiolu.

TARABEDDAS - In prova e registrazione per la Ninna nanna (Asia Minore)
TARABEDDAS – In prova e registrazione per la Ninna nanna (Asia Minore)

Il brano è cantato in greco da Filiò SOTIRAKI, accompagnato da Cinzia MERLETTI all’ocean drum e da me, Maurizio Puxeddu, al pipiolu. Ascoltiamolo…

Su pipiolu in generale

Il cosiddetto pipiolu è uno dei flauti tradizionali di canna presenti in Sardegna. Infatti, il flauto in canna, presente nell’isola in varie località, assumendo i nomi diversi di pipiolu, pipaiolu e sulittu, viene costruito in differenti caratteristici modi che riguardano principalmente: il numero di fori, la presenza di un nodo nel corpo dello strumento (aperto internamente), la tipologia di imboccatura.

Utilizzo nella tradizione

Nella tradizione musicale della Sardegna spesso i flauti di canna (pipiolu, pipaiolu, sulittu) vengono utilizzati per suonare i temi da ballo. L’estensione e le note utilizzate, per la maggior parte delle musiche da ballo, rientra nell’ambito della QUINTA (immaginando uno strumento in DO – maggiore – le note sarebbero DO RE MI FA SOL) o di una SESTA (con uno strumento in DO – maggiore – le note sarebbero SI DO RE MI FA SOL).

Il flauto in canna utilizzato nella Ninna nanna

Si tratta di un pipiolu costruito da G.Obbili nel 1993. Ha una lunghezza di 35 cm ed un diametro di circa 3 cm, con cinque fori digitabili nella parte superiore ed uno nella parte inferiore.

Estensione e note producibili

PIPIOLU (nel tradizionale): DO# RE MI FA# SOL LA

PIPIOLU (utilizzato nella Ninna nanna): DO DO# RE MI FA# SOL LA (SIb) (SI)

Timbro

Rotondo, dolce, medio basso, a volte soffioso (ma questo dipende dalle tecniche di emissione utilizzate).

Possibilità espressive

La costruzione di questo pipiolu rientra nel tentativo di produrre un flauto tradizionale ma con la possibilità di modulazione da una tonalità (RE) ad un’altra (DO). Infatti sono producibili le note riferibili alla scala maggiore di RE (DO# RE MI FA# SOL LA) e di una scala maggiore di DO (SI DO RE MI FA SOL).

In questo flauto di canna, agendo con diteggiature alternative alle tradizionali, si riescono a produrre cromaticamente altre note, quelle presenti tra i toni (semitoni). Non solo, è possibile produrre in maniera espressiva note calanti o crescenti con il supporto della intensità di insufflazione nell’imboccatura e con il chiudere o aprire progressivamente i fori con le dita.

Oltre alle tecniche espressive, utilizzabili anche con questo pipiolu, presenti in tutti gli strumenti a fiato classici (legato, staccato, crescendo e diminuendo), spesso uso la tecnica della respirazione circolare, fondamentale in Sardegna nel suonare un altro strumento musicale tradizionale, non meno importante del flauto in canna, le launeddas.

Lo strumento utilizzato